Consulenza Psicologica e psicoterapia

Consulenza Psicologica Brescia

Chiedere una consulenza psicologica è un modo per prendersi del tempo per sé, riflettere, vivere meglio le relazioni interpersonali, affrontare il presente e superare il passato, confrontandosi con un professionista che può offrire un punto di vista esterno alla ricerca dell'origine del vostro disagio.

Il primo colloquio è più che altro un incontro di conoscenza reciproca, nel quale l'individuo espone i motivi che lo hanno portato in consulenza. 

La consulenza psicologica si struttura solitamente in 3/4 incontri, al termine dei quali il professionista restituisce quanto emerso e indica il trattamento più utile per lo specifico caso, valutando con la persona interessata modalità e tempi.

Questa prima fase è molto importante per capire se si può lavorare insieme: non tutti gli psicologi sono uguali, ciascuno ha i propri strumenti e  si occupa  di specifici ambiti d'intervento; per questo è necessario valutare se le competenze del professionista s'incastrano con i bisogni della persona.

Molte persone rinunciano all'idea di chiedere un consulto psicologico  perchè temono i tempi lunghi che la psicoterapia spesso richiede. Nella realtà non è sempre così: una psicoterapia richiede sicuramente tempo e impegno, ma non sempre si rivela necessaria o indicata per lo specifico caso. Alcune situazioni richiedono un percorso di supporto psicologico articolato su un numero preventivato di sedute, più che un trattamento terapeutico; altre possono beneficiare maggiormente di altri metodi, ad esempio l'apprendimento di una tecnica di rilassamento come il training autogeno, utile nella gestione dell' ansia e di molti altri disturbi. 

Talvolta la psicoterapia non è strettamente necessaria ma è consigliata. Essa fornisce delle chiavi di lettura del nostro comportamento, ci trasmette degli strumenti per comprenderci e comprendere meglio gli altri, ci permette di conoscere aspetti di noi stessi di cui prima non eravamo consapevoli.

E' quasi una magia... ma supportata da evidenze scientifiche.

Uno dei grandi limiti della psicoterapia è da sempre coinciso con la difficoltà di dimostrarne, da un punto di vista scientifico, l'efficacia. Le moderne tecniche di visualizzazione in vivo del cervello, prime tra tutte la PET (tomografia ad emissione di positroni) e la fRMI (risonanza magnetica funzionale), hanno invece permesso agli scienziati moderni, nell'ultimo decennio, non solo di dimostrarne l'efficacia, ma di valutarne gli effetti in termini di modifiche sul cervello. I neuroscienziati hanno quindi potuto affermare che la psicoterapia non è solo un metodo efficace per trattare i disturbi psichici, in grado di indurre dei significativi cambiamenti nella sfera psichica dei soggetti affetti da un disturbo, ma che lo fa producendo alterazione dell'espressione dei geni che producono mutamenti strutturali nel cervello e, più precisamente, dei cambiamenti nell'attività funzionale di alcune aree del cervello (Kandel 1998, 1999; Siegel 1999).

Potete approfondire l'argomento leggendo un mio articolo qui.

Anche in questo caso, una psicoterapia non vale l'altra e non tutti gli psicoterapeuti utilizzano lo stesso metodo. La mia formazione si rifà alle teorie della psicoanalisi intersoggettiva, le quali integrano le teorie di origine freudiana alle più recenti scoperte nell'ambito delle neuroscienze e dell'infant research. La psicoterapia psicoanalitica ad orientamento intersoggettivo sottolinea la natura relazionale del nostro mondo psichico e fa della relazione paziente-terapeuta lo strumento principale per promuovere il cambiamento.
Sebbene per molti anni la psicoterapia psicoanalitica sia stata considerata "superata" da altri trattamenti considerati più brevi ed economici, essa sta vivendo negli ultimi anni una nuova vita, grazie agli studi scientifici che ne hanno confermato l'efficacia nell'apportare delle modifiche stabili al cervello, confermandone l'utilità nel trattamento di diverse patologie.
Potete approfondire l'argomento qui.